ATTIVITÀ FISICA


ASPETTI MEDICI E SALUTARI DELLE PRATICHE FISICHE

Possiamo considerare gli aspetti preventivi (conservazione della salute) e terapeutici (cure delle affezioni) delle discipline fisico – energetiche secondo due prospettive: quella della scienza medica occidentale e quella della medicina tradizionale.
Viste secondo un’ottica occidentale, è sono un esercizio classificabile tra le cosiddette “ginnastiche dolci
La loro pratica non impegna in modo stressante né la struttura osteo-muscolare né la funzione cardiorespiratoria, può anzi aiutare a migliorare entrambe.
Gli esercizi fondamentali possono essere praticati da qualsiasi persona e in qualunque fascia di età poiché sono adattabili alle possibilità ed esigenze di ogni singolo individuo. Altri esercizi sono un po’ più impegnativi e richiedono una buona dose di preparazione o l’allenamento già da qualche tempo. Entrambi però sotto la guida di istruttori competenti e qualificati. Anche in alcuni paesi occidentali (oltre che in Oriente) esistono inoltre dei centri in cui le tecniche vengono utilizzate a scopi terapeutici per la cura di svariate affezioni. In particolare in molte delle patologie etichettate come “funzionali” o “psico somatiche” si ritiene possano essere quantomeno un valido supporto di altre metodiche terapeutiche.
Secondo la visione tradizionale orientale ed indiana, lo stato di un individuo è caratterizzato da:

  • equilibrio fra le componenti Yin e Yang dell’energia dell’individuo stesso

  • regolare circolazione dell’energia Qi o “soffio vitale”

Uno degli scopi più importanti che può essere raggiunto attraverso la pratica costante di queste discipline è proprio lo sviluppo e potenziamento dell’energia interna e una sua corretta circolazione, il che garantisce o ripristina un buon funzionamento globale dell’organismo e l’armonia fra mente e corpo, coessenziali per poter parlare di “salute”.
Questo risultato viene ottenuto grazie alla sintesi di almeno tre elementi, in dispensabili alla corretta pratica degli esercizi:

  • calma assoluta della mente, ottenuta attraverso una profonda concentrazione;

  • esecuzione lenta e ininterrotta dei movimenti circolari dell’esercizio fondamentale, eseguiti in completa decontrazione muscolare;

  • respirazione addominale, profonda e tranquilla, coordinata ai movimenti del corpo.

La concentrazione permette di “pulire” la mente dall’afflusso continuo e caotico di informazioni che ingombrano spesso del tutto disordinatamente la nostra vita quotidiana e mette il praticante in uno stato di quiete e di rilassamento interiore ed esteriore. In uno stato avanzato della pratica si può parlare di vera e propria “meditazione in movimento”.
La fluidità di esecuzione e l’abbinamento fra movimenti corporei e respirazione ha fini molteplici. Per esempio aiuta il praticante a rendersi conto delle posture scorrette, spesso legate a contratture e blocchi, consentendo di eliminare le tensioni muscolari (corpo) e quelle emozionali sottostanti (psiche).
Attraverso la pratica si può arrivare a comprendere meglio il proprio modo di essere e a interagire alle sollecitazioni esterne. Il prendere coscienza, fino a una consapevolezza vera, di sé e della propria unità psicofisica, il graduale superamento di ostacoli e “limiti”, conduce a una tranquillità superiore, a maggior fiducia e, anche a un maggior coraggio nell’affrontare se stessi e il mondo.
L’elasticità fisica che deriva dall’esercizio quotidiano si traduce spesso con il tempo, per chi pratica con costanza, in una altrettanto superiore elasticità sul piano psichico.
Infine una respirazione regolare, profonda e ritmata, oltre al fatto di contribuire all’eliminazione delle tensioni, agisce come una specie di “massaggio” fisiologico a beneficio degli organi interni.

Quindi queste pratiche, non sono per nulla disgiunte dall’aspetto legato alla salute. Si può ricordare, per fare un esempio, l’utilizzo della pressione su punti corporei corrispondenti ad alcuni dei cosiddetti “punti vitali” (Tien Hsùeh, Tsubo, o Marma, a secondo della tradizione) sovrapponibili ai punti di agopuntura.
La percussione (fisica o energetica) di queste sedi è in grado di provocare danni che vanno dal semplice dolore alla morte. Una stimolazione adeguata e controllata di alcuni di questi punti nel corso delle esecuzioni degli esercizi può invece essere utile nel favorire e migliorare la circolazione dell’energia vitale.
In conclusione si può affermare che queste discipline, da un punto di vista medico, sono un ottimo metodo per prevenire le malattie conservando e potenziando la propria salute ed è anche uno strumento di cura.
Tutto ciò è vero soprattutto se associato a regole di igiene dì vita imprescindibili, che mai dovrebbero essere trascurate da chiunque tenga a quel prezioso equilibrio psicofisico che denominiamo “buona salute”.

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