ATTIVITÀ FISICA


LA SALUTE NELLE PRATICHE FISICHE ENERGETICHE

Lo stile di vita della società odierna basato su ideali meccanicistico-consumistici ha prodotto sull’uomo e sull’ambiente effetti che tutti conosciamo. Benessere materiale, innovazioni tecnologiche e avanzamento scientifico non sono stati affiancati da eguale progresso nel rispetto dell’uomo verso se stesso, verso gli altri uomini e ogni altra forma vivente, o nella pace interiore individuale e collettiva e nell’impegno nella risoluzione delle disarmonie che imperano oggi su questa terra. 

In questo contesto le discipline cosiddette “energetiche” tracciano una strada differente rispetto a quella scelta dall’uomo negli ultimi secoli, inserendosi nel flusso eterno di verità trasmesse da grandi culture e personalità del passato. Le discipline energetiche sono un approfondimento preciso e scientifico delle intuizioni dei grandi del passato e nei loro risultati esse offrono una risposta al malessere che l’uomo di oggi, spesso disorientato, custodisce dentro sé. Le discipline energetiche operano con la consapevolezza che tutto quanto esiste sia il solo veicolo dato all’uomo per comprendere se stesso e la propria esistenza. Si distinguono pertanto da tutto quanto si presenti come una visione della realtà che utilizza parole quali “spirito” e “spiritualità” come se fossero dei traghetti indefiniti verso realtà non meglio identificate. La spiritualità non è un fatto nebuloso ma, piuttosto, una realtà del tutto tangibile che dà forma ad ogni elemento esistente.

L’uomo è un’entità energeticamente organizzata e, come detto sopra, una unità indivisibile di mente, corpo e spirito inserita in un universo del quale condivide le leggi. Compito dell’uomo è cercare di comprendere sempre più profondamente le leggi che regolano l’esistenza utilizzando gli strumenti a sua disposizione che sono proprio le sue facoltà sensoriali, mentali e spirituali. La conoscenza delle discipline energetiche porta l’uomo a vivere in modo sempre più consapevole e responsabile la propria vita e a comprendere che nessuno può sostituirsi alla sua naturale capacità di progredire o di gestirla.

Quando iniziamo con un’attività sportiva spesso capita che si sviluppi una sorta di dipendenza. Probabilmente perché dopo ci fa sentire sorprendentemente bene, e non solo fisicamente, ma anche mentalmente. In effetti, sembrano esserci molti più benefici mentali che fisici, quando si tratta di attività fisica. Perchè l’attività aerobica e la ginnastica apportano benefici sia al benessere fisico che a quello mentale.

In particolare, la ginnastica ed il movimento in generale ridurrebbe il rischio di contrarre malattie cognitive degenerative come la perdita di memoria e la sindrome di Alzheimer, molto diffusa tra la popolazione anziana e non solo. L’attività aerobica, eseguita con regolarità per almeno 68 minuti al giorno, favorisca il metabolismo del glucosio migliorando a lungo andare le performance del cervello.

I benefici non si limitano però alla sola prevenzione: la ginnastica contribuirebbe infatti a stimolare le aree del cervello legate al ragionamento e alle funzioni esecutive. Le ricerche condotte hanno evidenziato un aumento della massa cerebrale, direttamente collegabile a un miglioramento delle capacità cognitive. Inoltre, secondo i ricercatori, anche l’umore ne gioverebbe.

Ma non finisce qui perché la ginnastica e in generale lo sport aumentano il battito cardiaco, che a sua volta incrementa il flusso sanguigno diretto al cervello fornendogli l’ossigeno necessario al suo corretto funzionamento. L’attività fisica ha un impatto positivo anche sul fattore neurotrofico cerebrale o BDNF (da Brain-derived neurotrophic factor), che aiuta a proteggere e rigenerare le cellule del cervello e a stimolare la produzione di nuovi neuroni.
Da un altro studio americano condotto sull’argomento è infine emerso come l’esercizio fisico riduca il rischio di contrarre i principali malesseri dovuti a uno stile di vita improprio come ipertensione e diabete.

ENERGIA PERSONALE ED INTEGRAZIONE CON LA NATURA

Vivendo in modo consapevole ed attento i fenomeni della natura, l’uomo scopre il ritmo stagionale che scandisce il passare del tempo: ogni stagione è un fatto che accade e che influenza la materia inducendola a trasformarsi, ognuna con le sue caratteristiche, ognuna con il suo linguaggio.

L’uomo, microcosmo nel macrocosmo, è attraversato in ogni stagione dalla stessa energia che induce le gemme a spaccare il proprio involucro e ad aprirsi nei fiori della primavera, e sarà in uno stato di salute quando rispecchierà l’andamento delle forze cosmiche. In primavera il suo fegato sarà nel pieno della sua funzionalità energetica, l’uomo amerà svegliarsi prima la mattina, sentirà dentro sé il rinnovo delle energie dopo l’intorpidimento invernale; in autunno il corpo mieterà il raccolto dell’estate e lo immagazzinerà per sfruttarlo in inverno. L’uomo si sentirà portato a riflettere dai segni di una natura che cambia d’abito e che muta i suoi colori dall’acceso sgargiante dell’estate, alla dolcezza delle sfumature dorate che accompagnano i raccolti. 

Osservando la natura l’uomo impara delle verità su se stesso, comprende le influenze esterne alle quali è soggetto e, saggiamente, impara ad adeguarsi ad esse.
L’uomo è quindi un ponte fra il cielo e la terra e vive in quanto parte di un macrocosmo regolato da leggi precise. Nel momento in cui viene alla luce entra in un sistema dal quale dipende strettamente. Se l’unità energetica dell’uomo è ben integrata con le leggi del macrocosmo allora l’individuo vivrà la sua esistenza armoniosamente nel corpo, nella mente e nello spirito.

Un allontanamento dalle leggi che lo governano avrà come conseguenza una rottura dell’armonia e l’infiltrarsi di squilibri energetici che si manifesteranno sia a livello spirituale che mentale che fisico. Blocchi, disarmonie, disaccordi, dolori saranno i signori del corpo e una mente sbilanciata sarà sovrana. 

L’uomo però ha il potere di osservare e comprendere e, tramite la riflessione fondata sulla considerazione delle leggi di natura, di riportare se stesso in salute.
Questo può avvenire se vi è coscienza del fatto che la malattia è innanzitutto un disaccordo con le leggi che regolano la vita e il primo gradino della salute è l’arte dell’accordarsi con il canto delle stagioni che fluiscono.

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