La recitazione dei mantra
È necessario rispettare la pronuncia originaria, ma non è a questo che dovremo attribuire il successo o meno della pratica mantrica. Se così fosse, come spiegare il fatto che il grande Mantra della tradizione buddista tibetana OM MANI PADME HUM può essere recitato, con pronuncia tibetana, in modo un po' diverso, OM MAN PEME' HUM, senza per questo perdere una briciola della sua efficacia? Questo Mantra è parte integrante della tradizione tibetana e viene recitato per ore intere da chiunque sia desideroso di porsi sotto la protezione di queste sillabe sacre.
È importante essere coscienti della natura del Mantra, e sentirsi dunque tutt'uno con esso; non c'è reale separazione fra la Parola di Potere, la sua Energia (Divinità) e chi lo recita. Occorre cercare di impregnarsi di questo concetto, affinché il Mantra agisca al massimo della sua potenza.
Per questo all'inizio il Mantra è ripetuto a voce alta; poi si ripete a voce bassa, mormorandolo, e infine la ripetizione (Japa) è soltanto mentale, con la coscienza che il Mantra e la sua energia abitano il nostro essere.
La ripetizione del Mantra è detta Mantra-Japa. I Mantra possono essere recitati: in qualunque momento, qualunque cosa stiamo facendo; in questo caso costituiscono una protezione, concentrano l'energia nelle nostre azioni, ci rendono più efficaci, presenti a noi stessi, padroni di noi stessi: se, col tempo, acquisiremo l'abitudine del Mantra-Japa durante le nostre attività, assaporeremo la delizia di vivere pienamente senza essere travolti dagli eventi della vita.
L'altra forma di recitazione è quella che si fa nel corso di un rituale di meditazione vero e proprio.
Un Mantra può essere ripetuto per:
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tranquillizzare il mentale, calmare le tempeste delle emozioni, aumentare la propria energia vitale, acquisire un'ottima capacità di concentrazione, memoria, una personalità carismatica;
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lo sviluppo delle facoltà latenti del nostro mentale, quelli che vengono cioè definiti i poteri supramentali (chiaroveggenza, telepatia, ecc.), per accedere a sfere energetiche superiori e chiedere aiuto alle presenze che le abitano;
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la propria elevazione spirituale, per la realizzazione del Sé, ovvero per entrare in quello stato di coscienza in cui il nostro essere sperimenta la sua appartenenza al Tutto, in cui non esistono più le barriere della divisione e della sofferenza.
Chi si inoltra sulla via del Mantra sperimenterà tuttavia che non sono possibili distinzioni tanto nette, così come non esistono separazioni nette fra i vari Mantra.
Chi inizia la recitazione di un Mantra allo scopo, poniamo, di migliorare la propria capacità di concentrazione, vedrà, col perdurare della pratica, come in realtà tutta la sua esistenza acquisirà un significato più profondo ai suoi stessi occhi e come sarà più facile fluire nella vita.
E d'altra parte, chi persegue uno scopo prettamente spirituale, di autopurificazione e di avvicinamento al divino, constaterà come certe difficoltà della vita quotidiana si appianino più facilmente, come le circostanze e le coincidenze tendano a disporsi in una maniera più favorevole.