I FIORI DI BACH

METODI PER SCOPRIRE IL RIMEDIO OTTIMALE

Con la diagnostica funzionale bioelettronica si misura la resistenza cutanea di determinati punti dell’agopuntura. Al cavo che collega la sonda puntale con l’apparecchio è collegato un pozzetto di alluminio provvisto di fori per inserire ampolle o fialette contenenti medicamenti. Ponendo una fialetta nel circuito di misura, è possibile rilevare dal mutamento della resistenza cutanea se il rimedio testato di volta in volta è in risonanza con il paziente.
Il procedimento non è però così semplice come sembra a prima vista e richiede molta esperienza prima di ottenere risultati riproducibili.
Il Touch for Health è un test muscolare in cui la persona testata deve distendere un braccio e poi spingerlo con tutta la forza verso l’alto, mentre il terapeuta cerca di riabbassarglielo.
In questo modo si misura la resistenza opposta ad una pressione esterna.
Se poi la persona prende in mano un medicinale, la resistenza cambia. A seconda che il rimedio sia in risonanza o meno con la persona varierà la sua resistenza alla pressione, perché il corpo reagisce inconsciamente alle vibrazioni della sostanza testata.
Con entrambi questi metodi abbiamo potuto osservare che il test indicava in genere soltanto i rimedi floreali superficiali.
Attraverso questi procedimenti di misura meccanici non è possibile rilevare la causa profonda del problema, come accade invece attraverso un accertamento basato sul colloquio psicologico che offre la possibilità di riconoscere conflitti interiori profondi di cui talvolta il paziente non è consapevole.
Ciò che il paziente ignora a livello di coscienza, non lo «sa» neppure ad un altro livello del suo corpo, quindi non è possibile ricavare queste informazioni dal corpo attraverso questi metodi di misura, comunque essi siano costruiti.
Tra l’altro non ci sembra sensato utilizzare sostanze che agiscono a livello interiore semplicemente in base ad una misurazione.
Lo stesso dicasi della diagnosi radiestesica. Manipolare la psiche di una persona senza che questa sia consapevole delle conseguenze di tale manipolazione rappresenta una pesante interferenza nel suo libero arbitrio.
Per questo motivo la floriterapia di Bach non è pensabile senza un colloquio dettagliato.
Attraverso il colloquio il paziente deve in primo luogo acquisire consapevolezza di ciò che desidera cambiare di sé, prima che i cambiamenti vengano promossi dai rimedi floreali opportuni.
Inoltre alcuni terapeuti pongono i rimedi floreali di fronte al paziente in modo tale che questi non possa leggere le etichette con i nomi e lo pregano di sceglierne alcuni spontaneamente.
Non siamo d’accordo sull’utilizzo questo metodo della scelta intuitiva, perché a mio avviso avvicina la floriterapia di Bach alla lettura delle carte. Non contribuisce sicuramente alla serietà di un metodo terapeutico dargli (involontariamente) un alone di occulto.

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