COUNSELING


NON PSICOTERAPIA E NEMMENO UN LUNGO PERIODO DI ANALISI

Tutto questo però, non deve essere confuso con la psicoterapia o con un lungo percorso di analisi.

Questo impegno si interpone a sciogliere, in un breve arco di tempo e in senso positivo, situazioni di disagio, non caratterizzate da patologie né psicologiche né fisiologiche.
Infatti il Counseling si differenzia innanzitutto per la profondità dell’intervento: non si lavora con la parte inconscia del cliente, ma sempre con la parte conscia.

La persona è sempre consapevole di quello che sta facendo e il Counselor lo aiuta a rimanere centrato su ciò che prova.

Sempre nel qui e ora: anche nel corpo e nelle sue sensazioni.
A differenza della psicoterapia, che ha un approccio più centrato sulla guarigione da una “malattia” (patogenesi), il Counseling ha un raggio di azione più specifico: si concentra su un problema e a  partire da quello cerca di porre i presupposti per una ristrutturazione degli schemi personali del assistito che lo renda maggiormente soddisfatto di sé e della propria vita, rafforzando le risorse personali.

Quindi in quest’ottica l’obiettivo di un intervento di Counseling, che si appoggia anche alle Medicine Naturali o ad altre discipline olistiche come strumento d’aiuto, non è quello di “guarire” una persona, ma di aiutarla a crescere, in un cammino di sempre maggiore centratura e integrazione di sé, facendo così affidamento sulla spinta individuale all’evoluzione, alla salute e all’adattamento, considerati insiti nella stessa natura umana.

Attraverso la relazione con il Counselor, la persona può riconoscere il proprio diritto ad essere ascoltata ed accettata e quindi imparare a sua volta ad ascoltarsi e ad accettarsi.

Aiutare le persone a progredire in un percorso di liberazione dalla sofferenza, dalla pesantezza, dalla difficoltà con cui vengono affrontati e vissuti i fatti ordinari dell’esistenza è l’obiettivo del Counseling.

 

 

Aspetti comuni a tutte le varie psicoterapie ed al counseling

 

Le diverse psicoterapie hanno in comune tre elementi.

Una relazione, che coinvolge forti sentimenti, con una persona che all’interno della società viene considerata un “guaritore”. Questa relazione è una specie di alleanza che viene stretta allo scopo di migliorare il benessere della persona.

 

Un luogo specifico, che è l’ambiente di lavoro del “counselor”, protetto e rassicurante.

 

Una teoria che fornisce una spiegazione plausibile per il problema della persona e che dà un senso alla procedura di aiuto.

Al di là delle differenze teoriche, la maggioranza degli esperti di counseling è convinta che c’è qualcosa nella persona che limita la sua libertà di realizzare le sue potenzialità e vivere in maniera soddisfacente la sua vita. E che la persona, almeno in parte, è potenzialmente in grado di fare qualcosa per il problema per cui cerca aiuto.
Inoltre 
ogni persona ha, entro certi limiti, risorse, capacità di cambiamento e abilità di effettuare scelte maggiori di quelle che ritiene di avere.

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