La caratteristica di Reiki
È la forma di Ki che organizza in senso olistico la corretta applicazione sinergica di tutte le forme subordinate di energia vitale.
Reiki si può tradurre “forza dell’anima” o “energia spirituale”, e rappresenta nel mondo materiale la forma di energia più vicina alla forza creativa, l’origine di tutta la vita, e armonizza tra loro le tre personalità parziali archetipiche del fanciullo interiore, dell’ego intermedio e del sé superiore in modo che restino tutte interconnesse in un unico sistema, invece di impegnarsi separatamente sulla base delle rispettive caratteristiche.
- Il Reiki unisce senza legare.
- Il Reiki stimola senza sovreccitare.
- Il Reiki separa senza isolare.
- Il Reiki calma senza irrigidire.
- Il Reiki indirizza la nostra attenzione verso la vita e l’amore che abbiamo nel cuore.
- Il Reiki produce chiarezza mantenendo vivo l’interesse.
- Il Reiki ci risveglia e stimola lo sviluppo di ogni sorta di potenzialità latente.
Questi sono gli effetti fondamentali determinati dall’energia vitale universale nella sua forma pura.
Tuttavia, è ancora necessario seguire questa via per ottenerla; affinché il Reiki abbia la possibilità di aiutarci nel nostro percorso, bisogna prima conseguire la purificazione e la chiarezza, indispensabili presupposti dei processi successivi. Per evitare di intossicarci nonostante una purificazione totale, dobbiamo decidere di vivere in maniera diversa, più sana, spirituale e individuale.
Il Reiki non può assumersi la responsabilità di quest’atto volitivo, e non gli è consentito farlo. Il libero arbitrio è un dono della forza divina: padroneggiarlo è un sacro dovere, come lo è imparare a usarlo validamente nel più vasto contesto della Creazione.
Nel mondo materiale della separazione, non si possono manifestare direttamente forme di energia vitale più alte e costanti del Reiki.
Il Ki divino, da cui ogni cosa è creata e a cui tutto ritorna dopo la fine della sua esistenza terrena, è chiamato Shinki; attraverso il Reiki, esso opera al di fuori del mondo materiale sopra il VII° chakra, posto a due o tre dita dalla sommità della testa.
Il Reiki è vicino al principio dell’unità, nonché a quello della separazione, tanto da costituire un interfaccia per il contatto tra i due, e tale sua funzione mantiene equilibrato il flusso delle correnti di yin e yang.
Riassumendo con una sola frase, il Reiki promuove tutti i tipi di processi vitali.
Il Reiki è collegato con il centro di energia della fronte, il VI° chakra, che si trova sopra la radice del naso, tra le sopracciglia.
Va detto ancora una volta che, sebbene i tipi di energia qui descritti abbiano uno stretto rapporto con chakra specifici, non devono essere considerati come le energie dei chakra stessi. Queste energie fluiscono attraverso i chakra; forze subordinate come i meridiani, che conosciamo dall’agopuntura, vengono allora messe in movimento e si verificano determinati comportamenti.
Le varie specie di energia vitale qui illustrate rappresentano perciò forme primarie da cui discendono le forze che circolano direttamente nei chakra principali e secondari, negli organi e nei meridiani.